DECENNIO

2025

2025

Oltre la pandemia: tra alti e bassi l’economia cremonese affronta nuove sfide

L’economia cremonese dal 2020 al 2025 ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, con una crescita del tessuto imprenditoriale e una maggiore attrattività delle società di capitali, pur registrando un lieve calo delle attività complessive.

In particolare, dopo lo shock del 2020 caratterizzato dalla pandemia, se il 2021 ha visto un significativo recupero dei diversi settori, il 2022 è stato certamente l’anno della guerra e dello shock energetico, con riflessi negativi anche sull’esercizio successivo. Ciò nonostante, la tenuta del sistema manifatturiero locale è stata superiore rispetto al resto della regione. Lo dimostra il fatto che la contrazione di unità locali del settore metalmeccanico è stata contenuta nella misura del 2,6%, la più bassa in tutta la Lombardia, mentre contestualmente il numero di addetti è aumentato dell’1,8%, in maggior misura rispetto al dato medio lombardo dell’1,5%. Proprio il settore metalmeccanico (fabbricazione di prodotti in metallo e di macchinari ed apparecchiature), insieme a quello agroalimentare (lattiero-caseario, lavorazione delle carni e industria dolciaria), continua a rappresentare l’ossatura principale del sistema economico-produttivo provinciale: la prevalenza di micro e piccole imprese è compensata dalla presenza di industrie di media dimensione e di multinazionali.

Il 2025 vede la conferma del trend di profonda trasformazione del sistema produttivo, sempre più orientato a modelli imprenditoriali solidi e strutturati. Le tensioni dettate dal proseguimento e dall’allargamento delle aree mondiali interessate da conflitti e dalla politica di inasprimento dei dazi inaugurata dal Governo Trump costituiscono le minacce più evidenti.